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Le poesie di questa raccolta coprono l’arco di un ventennio e sono presentate in ordine cronologico; un primo gruppo è in versi liberi, un secondo utilizza la forma tradizionale del sonetto.
Il dialetto utilizzato appartiene linguisticamente alla fascia montana del dialetto riminese.
Le narrazioni e le riflessioni contenute nelle poesie, pur attingendo all’autobiografia, sono in costante dialogo con una precisa comunità di riferimento: il paese di Novafeltria e l’intera vallata del fiume Marecchia, così come le successive località di emigrazione, Rimini e, infine, Milano.
In più poesie, la voce che parla supera i confini individuali e si fa indistinta, assumendo altre identità, diventa “vox populi”, pasquinata vivace di una non spenta passione civile.
Se la voce che dice “io” non possiede confini netti, allo stesso modo, anche il “tu” può diventare impreciso, assumere i caratteri di una categoria, di una ideologia.
A volte, l’immaginifico prende il sopravvento sul reale e si fa iperbolico, rintracciando nelle radici contadine il succo di un umorismo che diventa valvola di sfogo contro le storture del passato e quelle del presente.
Su tutto, un sentimento del tempo che non cede alla nostalgia, ma trova nella difesa della memoria l’unico baluardo efficace contro il limite e lo spegnersi della vita.
Ulteriori informazioni
Ulteriori informazioni
Parliamo di | Dialetto romagnolo |
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Autore | Lorena Cantarelli |
A cura di | No |
ISBN | 9788874724314 |
pp. | No |
Collana | No |
Illustrazioni | No |
Rilegatura | No |
Lingua | dialetto del riminese |
Edizione, ristampa | Prima edizione |
Anno di Pubblicazione | 2021 |