Mondaino anno Domini 1502

Angelo Chiaretti, già docente di materie letterarie negli istituti superiori e fondatore e presidente del Centro studi danteschi “San Gregorio in Coca”, indaga le ipotesi dell’intervento di Leonardo da Vinci sul castello malatestiano di Mondaino, comune della Valconca in provincia di Rimini, semidistrutto nel 1462 da Federico da Montefeltro: otto cannoniere “alla francese” e di nuova concezione (diffusesi nei primi anni del Cinquecento e tipiche di Leonardo) nella bicolore torre Portaia, poi due camminamenti “di soccorso” scavati nella roccia, realizzati secondo le sue raccomandazioni, e l’enorme e misterioso pozzo che li sovrasta.

• Leonardo risiede ad Urbino dal 22 giugno al 30 luglio 1502, al servizio di Cesare Borgia con l'incarico di verificare lo stato delle rocche tra Marche e Romagna, già malatestiane, feltresche e sforzesche, facenti ora parte del Ducato di Romagna;
• Platino Plati, ottimo amico di Leonardo, firma le proprie opere aggiungendo al nome anagrafico un toponimo inequivocabile: Platinus Plati Montis Dainorum (Monte dei daini = Mondaino);
• frate Ambrosinus Fablinus et organista, altro fedele amico e collaboratore di Leonardo, ha scolpito il suo nome sui marmi del convento di Monte Formosino a Mondaino;
• la vicenda del ritratto a olio di Isabella d'Este ritenuto inesistente e invece comparso recentemente nelle mani di una famiglia mondainese.